Luoghi comuni sulla psicoterapia

Da molti anni permangono sui colloqui psicologici e sulla psicoterapia dei luoghi comuni pieni di lacune e preconcetti.

Il più comune è che si tratti di qualcosa per ricchi e famosi o piuttosto per ‘matti’. In realtà la psicoterapia ha un enorme potenziale in grado di aiutare molte persone, specialmente quelle non ‘matte’.

Non esistono psicologi o psicoterapeuti o psichiatri in grado di leggere la tua mente.

Quanto più il paziente decide di aprirsi, tanto più darà al professionista che lo accompagna in questo percorso la possibilità di capire se stesso e i suoi comportamenti.

Lo psicoterapeuta seduto alle spalle del paziente che è sdraiato sul divano a raccontare la propria infanzia è uno stereotipo hollywoodiano entrato nelle credenze popolari. Nelle più avanzate tecniche psicoterapeutiche paziente e terapeuta siedono uno di fronte all’altro, e , se è pur vero che in casi particolarmente traumatici ci si ritrovi naturalmente a parlare dell’infanzia, molto più spesso si riflette sui pensieri, sulle emozioni, sulle reazioni e sui comportamenti della quotidianità.

La durata della psicoterapia è uno dei timori più diffusi tra chi ha intenzione di intraprendere una psicoterapia, ed è una domanda che spesso mi sento rivolgere dai pazienti : “per quanto dovrò venire?”.

In realtà ogni persona ha una situazione particolare, per cui non esistono regole o percorsi obbligati.

Si può convenire di cercare di superare un singolo problema specifico in poche sedute di sostegno, oppure se la situazione è più complessa, con personalità più difficili, storie famigliari complicate, disturbi dell’umore che richiedono più approfondimento, INSIEME, paziente e terapeuta possono decidere di intraprendere un percorso più lungo. In ogni caso la decisione sulla frequenza e la durata sarà condivisa sulla base delle aspettative del paziente e dei risultati, ed il paziente sarà sempre e comunque libero di interrompere, modificare, accorciare o prolungare la relazione in ogni momento ed in totale assenza di vincoli.

La psicoterapia non risolverà tutti i problemi del paziente, ma lo aiuterà insegnandogli come andare nel profondo, dentro se stesso, per meglio comprendere le varie situazioni che lo affliggono. La psicoterapia serve a dare più forza alle decisioni del paziente al fine di stabilire cosa è meglio per se stesso.

Inoltre se lo psicoterapeuta fosse in grado di risolvere tutti i problemi non farebbe che rendere più debole il paziente quando si dovesse trovare a dover affrontare da solo qualche problema o a prendere delle decisioni importanti. Lo scopo della terapia non è rendere il paziente dipendente dal terapeuta, ma esattamente il contrario: renderlo libero di decidere da solo per il meglio, con la piena consapevolezza di sé, dei propri desideri e dei propri bisogni, in una parola del proprio benessere.